mercoledì 14 ottobre 2009
17 OTTOBRE: NO AL RAZZISMO
Il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.
E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Aderiamo quindi con convizione alla manifestazione dell 17 ottobre, grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃
• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
Etichette:
cavriago,
manifestazione,
prc,
razzismo,
rifondazione comunista
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
17 commenti:
http://www.reggionelweb.it/articolo.asp?file=a337Marsiletti.xml
Basta con questa retorica del buon samaritano, siete più integralisti della chiesa.
Sul no al razzismo sono daccordo, anche se alla fine siamo tutti un po' razzisti.
Ma mi dispiace: no alla regolarizzazione ed all'acccoglienza a pioggia per chiunque arrivi.
Una società civile pone dei paletti:
- Tempo massimo di permanenza senza un lavoro ( ok ti accogliamo ma ci dimostri come ti guadagni da vivere e ti diamo un tempo per trovarti un lavoro, altrimenti decidi dove vuoi andare)
- Livello minimo di conoscenza della lingua ( per poter comprendere sia la gente che le regole)
- Sottoscrizione dell'accettazione delle leggi italiane e regole civili.
ed altre menate del genere che fanno vedere che esiste uno stato e che ha coscienza di se e che ricordano che vivi assieme ad altri nella loro terra.
Il diritto d'asilo per rifugiati e profughi non è mai stato negato ricordo solo Greci, Cileni, Iraniani,Curdi escluso Ochalan ( ghran bella figura chi l'ha voluto riportare in Italia)
Per il discorso delle attitudini sessuali nessuna dsicriminazione, ma neanche passiamoli per normali.
Sono contrario ai respingimenti, ma contrario pure a diventare lo sbocco dell'africa, ci sarà pure un sistema ed una via intermedia.
Comunque questo post è molto cattolico e caritatevole; direi che non è cambiato molto dal primo numero di paese nostro; sono morti i miti (stalin, lenin ecc ecc) ma per il resto non molto è cambiato nell'ideologia.
Beh, sei un buon leghista, complimenti. Ma questo è il blog di rifondazione, quindi è normale che la pensiamo diversamente. Sicuramente ci sono nel programma esposto sull'immigrazione analogie con la dottrina dell'accoglienza cattolica, anche se sono evidenti alcuni distinguo. Essere "caritatevoli" verso i deboli è un merito comunque (anche se per principio rifiuto la carità se diventa l'unico ammortizzatore sociale in una società, ma è un altro discorso...). Solo un buon razzista può vederne nella carità verso gli immigrati un elemento negativo. Tanto per parlare chiari e togliere forse il "buonismo" che tanto ti ha turbato.
Caro anonimo delle 9.07, meno televisione e un po più di ragionamento su fenomeni di questa portata non farebbe male.
ciao
PS: Sul "livello minimo di conoscenza della lingua"... Gli italiani (mediamente) quando varcano i confini patri si esprimono nella maggioranza dei casi a gesti.
PPS: sul "Sottoscrizione dell'accettazione delle (...) regole civili".... stendiamo un velo pietoso sul comportamento degli italiani in vacanza all'estero... meglio eh?
Lo sapevo che avrei scatenato le ire dei fedeli alla linea.
Però non sono leghista, anzi leghista lo dici poi a tua sorella !!!!
Su meno televisione magari hai ragione, ma ne guardo ben poca, mi guardo in giro: prova ad aprire un negozio e vedi a quali obblighi sei assoggettato dalla porta per handicappati larga un metro alle pratiche burocratiche da fare,l'igiene da mantenere, ecc. ecc. Ppoi vai in un negozio cinese, arabo o altro e vedi al differenza.
I concetti di igiene, di commercio ed altro sono completamente diversi per diversità culturale.
E qui non è negabile che ci sia una discriminazione al contrario.
Sulla lingua glisso, invece evidentemente sei molto convinto che i migranti siano in vacanza.
Prova a guardare agli italiani che sono andati a lavorare all'estero, altro che vacanza.
gli italiani che lavorano o che vogliono lavorare all'estero si adeguano e accettano lingua e regole anche quando sono morti in miniera lo hanno fatto, vivevano male, abbarraccati, ma le regole erano obbligati a rispettarle, se no Raus!!!
E' decisamente un altro approccio culturale.
Evidentemente sono razzista, devo dire, in base ai commenti ricevuti, un fiero razzista anche se non ho pregiudizi di colore di pelle o di etnia.
Fiero perchè differisco da quell'atteggiamento generalistico che sta consegnando l'Italia in mano alla lega.
Alle elezioni non ha vinto la lega, gli abbiano regalato noi tanti consensi.
Sulla carità ho apprezzato finalmente il venire alla luce della Chiesa Rossa e del nesso con "l'oppio dei popoli" ( non ricordo chi l'ha detto, ma mi sembrava uno dei vostri).
Non credo alla carità, credo alla solidarietà per aiutare a trovare una collocazione dei migranti nella società, senza discriminazioni e senza privilegi.
Ricordo però che per l'integrazione ci vuole la volontà di integrarsi; c'è chi ce l'ha e chi invece campa di carità, tanto l'italiano è tradizionalmente cattolico e la carità è un concetto ormai radicato nel suo DNA.
P.S. Tra il buonismo espresso qui e il razzismo convinto della lega forse c'è anche altro, ma a toccare questi temi si diventa automaticamente Naziskin.
Il totalitarismo non cambia mai.
Grazie mille.
Sono l'anonimo che ti ha risposto alle 10.04. Sapevo che non VOTAVI leghista. Infatti ho detto che sei un buon leghista. Sei in pratica uno di quelli che per timore di perdere voti leghisti, fotocopi il programma leghista. Il fatto che sentendo discorsi come i tuoi, sempre più la gente si chiede che differenza ci sia tra la sinistra e la destra. E a quel punto, in tanti votano per l'originale. A me piace dire le cose come stanno: il tuo è per me razzismo. Forse un pò più annacquato, ma razzismo è. Cacciare una persona non perché ha commesso crimini ma perché non ha un lavoro (perché questo è il reato di immigrazione) calpesta quell'UGUAGLIANZA che dovrebbe essere un principio fondante della sinistra. Non sto scrivendo preso da furore ideologico. Anzi mi pervade molta tristezza. Da tempo ho prenso atto che tanti la pensano come te. Questo non significa che noi dobbiamo adeguarci. Puoi votare tanti partiti che hanno le tue idee. Preferisco il mio 3%, ma di persone che hanno principi che non sono quelli delle masse ma che sono (a mio modo di pensare) giusti.
Dimenticavo ricordate che siamo tutti razzisti anche se non vogliamo riconoscerlo.
A cominciare da chi ama i gatti e non i cani o viceversa tanto per esempio.
Il negare di esserlo e un'espressione di ipocrisia, come negare che l'uomo è un animale.
L'uomo è in fondo un animale culturalmente evoluto, non del tutto monogamo e che vive in colonie organizzate e territoriali.
Tutto il resto è culturale ed antropico.
Da quando mondo è mondo, l'uomo ha sempre difeso i suoi territori per la sopravvivenza della comunità : conquistare altre terre per sfamare la comunità in crescita o difendersi per non perderne i frutti (reddito?).
L'uomo non è cambiato più di tanto, ha solo parlato di più, modificando il suo modus culturale, non la sua natura.
Italiani all'estero, 1912.
"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura.
Non amano l´acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l´elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".
Il testo è tratto da una relazione dell´Ispettorato per l´Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.
La relazione così prosegue:
"Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare.
Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell´Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione"
Te lo lascio tutto il 3% che diventerà 2.5 - 2 - 1.5 destinazione come i troszkisti di una volta, esistono ancora? chi rappresentano? se stessi?
Duri e puri?
Ma almeno accetta il fatto che per la gente comune (quella che guarda la televisione del berlusca o la rai del clero) sta promuovendo la lega proprio per questi discorsi.
Sarà anche un voto di reazione, ma ci consegnerà in mano alle camicie verdi e questo mi fa paura.
Purtroppo non possiamo accettare tutti, se ne prenda atto, poi non concordo affatto con l'espulsione, con i centri di accoglienza e con i respingimenti.
non possiamo accogliere tutti, prendine atto.
Costruiamo delle regole che siano di compromesso tra tutto e niente e soprattutto regole che possano essere rispettate e che non siano ideologiche ne falcemartelliste ne leghiste.
Dimenticavo, ci vuole anche non uno stato autoritario, ma autorevole che si faccia rispettare.
per anonimo delle 11.50: come si diventa particolarmente arguti per giustificare un ragionamento e una "cultura" che si può riassumere in "fuori i poveracci, mi spiace per loro se sono nati da un'altra parte". Davvero non sprecarti. Alla fine, tu intendi l'umanità come incapace di prendere strade diverse da quelle delle passato (che definisci "antropologiche"). Non la penso così. Penso che errori vi siano stati ma che l'uomo possa riorganizzarsi e sia capace di trovare un percorso diverso da quello che ci ha accompagnato dalle caverne ad oggi, della sopraffazione dell'uomo sull'uomo come necessaria. Ma vedo che anche tu hai una "dottrina" ben precisa.
In merito al "non possiamo accogliere tutti". Siamo il paese in europa, tra quelli più industrializzati, con il minor numero di immigrati in percentuale rispetto alla popolazione. Altra banalità? Certamente.
In ogni caso preferisco l'1,5%, o non votare, piuttosto che votare un partito razzista.
La sopraffazione dell'uomo sull'uomo come necessaria.
SI alla libera circolazione delle merci e del denaro.
SI allo sfruttamento senza pietà dei paesi poveri per mantenere il benessere (magari a debito...) in quelli ricchi.
NO a pagarne le conseguenze: NO all'immigrazione di chi fugge da miseria e guerre a meno che non venga da noi per lavorare (spesso come schiavo in nero) e una volta perso il lavoro se ne torni a casa sua!
Mi pare una siutazione un poco comoda?
Volevamo braccia, sono arrivati uomini!
Sul consenso elettorale... Se la Lega sarà premiata per le sue politiche razziste cosa possiamo fare? Diventare razzisti anche noi? Sottometterci allo sfruttamento capitalistico delle risorse umane del pianeta? Avallare il ricorso ad un esercito di manodopera(molto poco)salariata, favorito da leggi criminai, per abbassare drasticametne il costo del lavoro per aumentare il profitto?
Meglio il 3% davvero (anche se credo aumenterà)
siamo il paese con meno immigrati, ma il paese che se ne fotte più di tutti in europa.
non so quente baraccopoli ci sono in francia, germania ed inghilterra, ne ho sempre viste poche.
Per quanto riguarda l'editto del 1912, se si riesce a entare nell'epoca e nel pensiero americano, hanno scritto quello che vedevano mafia compresa, perchè ricordiamoci che oltre alle braccia e uomini abbiamo esportato mafia e camorra.
Oggi quelle righe ci sembrano razziste ma non è che fosse tanto diverso da oggi.
Gli Italiani sono stati migranti come quelli di oggi, come quelli di oggi haoo persone che vengono per lavorare ed altre che vivono di delinquenza.
Inostri migranti puzzavano ed erano di pelle scura anche perchè in intalia all'epoca non esisteva l'acqua corrente, il bagno si faceva nelle grandi ricorrenze e di abiti pochi; non tirate fuori quella storia e tacciarla di razzismo è un documento del pensiero corrente dell'epoca peraltro riportabile benissimo ai migranti di oggi.
La frase volevano braccia ..... tirata fuori in questo contesto è uno di quei luoghi comuni piuttosto ridicoli; è sempre stato così per gli italiani a Marcinelle, per i turchi in germania e per indiani pakistani ecc ( ex colonie) in inghilterra.
Qundo mai le braccia sono state divise dalle persone?
sul consenso elettorale non c'è niente da dire se non il solito assolutismo o bianco o nero, se non condividi devi essere automaticamente razzista o leghista.
Mi sa che questo è modo di pensare razzista , tra il bianco ed il nero ci sono tante altre sfumature, ma evidentemente sono io il razzista, ne prendo atto e vi saluto cordialmente, non si può parlare con chi non vuole sentire.
- Sopraffazione e necessità ce li hai messi tu nel contesto, non condivido affatto e non ho affermato ciò; trovo il volermi attribuire quel concetto diffamatorio nei miei confronti ed anche d'ottusità atavica.
Das kapital è stato scritto per una società molto diversa da quella attuale.
Ma veramente non mi pare che nessuno ti abbia offeso. Noi stiamo sulle nostre idee, tu sulle tue. Abbiamo letto attentamente quello che hai scritto e abbiamo replicato. C'è qualcosa che non va in questo? Il mio pensiero è che tu hai riportato pari pari concetti leghisti. Le tue non sono "sfumature di grigio" tra il bianco e il nero. Mi sembra la fotocopia di un qualsiasi discorso leghista. Il che mi fa pensare che il percorso di qualche soggetto verso destra si sia spinto molto avanti, se non oltre. Personalmente credo che i tuoi discorsi oggi facciano molta breccia nell'elettorato. Però poi l'elettore vota, come ho già detto, l'originale, non la brutta copia. Il fatto che ci siano stati orrori come Marcinelle può portarci oggi a 2 modi di pensare: cerchiamo di non ripetere quanto avvenuto (miglioriamo la società) o "è destino che sia così", non c'è nulla da fare. Tu hai scelto la seconda strada.
Ci permetti di proseguire per la nostra, di strade?
Grazie comunque, mai nessuno è stato chiaro come te su questo modo di pensare. Però mi pare evidente che questo pensiero non appartiene alla sinistra. Allora, se per battere la destra serve una forza che ricalca i suoi stessi principi, mi pare che andare a votare diverrà presto inutile.
Das kapital è stato scritto per una società molto diversa da quella attuale...
...ma secondo non è mai stato cosi attuale...
scusa se ti sei sentito offeso, non era mia intenzione... ho risposto un po in fretta e ho semplificato.. se ti va di proseguire e approfondire la discussione domenica mattina siamo in piazza!
ciao
Nessuna offesa, solo un po' di provocazione anche da parte mia.
Se trovo una falce ed un martello vengo in piazza, ma più facilmente trovo un colletto bianco ed una sedia da scaldare o un computer ed una 24ore.
Un Upgrade ?
non si falcia più :ci sono i trattori
non si batte più il ferro: ci sono le presse idrauliche.
Lavoratori Proletari [ la prole come unica proprietà ]non ce ne sono più, tutti hanno casa fatta con quel mutuo da pagare anche quando c'è la crisi, una o più autovetture, celullari, computer, televisori al plasma ecc ecc ....
Come fa ad essere auutuale, era basato sulle classi sociali, ben divise ed individuabili e sulla lotta di classe.
Oggi le classi non ci sono più, e se ci sono non sono divise nettamente, ma sfumate.
La lega certo non fa manbassa di voti tra le alte classi, gli elettori leghisti sono gente di popolo.
Il capitale [Kritik der politischen Ökonomie - critica dell'economia politica ] è del 1867!!! sarà cambiato qualcosa nell'economia e nella politica o è la stessa?
Mi sembra un'operazione nostalgica, più adatta ad un conservatore tradizionalista che al mondo attuale.
P.S. se non avessi dato la stura a 'sto post prendendomi del razzista ( che non è del tutto inesatto, ma non nell'accezione negativa data ) ci sarebbero max 1 o 2 commenti.
Questo "dibattito" è stato utile, non solo per i commenti... grazie.
sull'attualità del capitale... ne parliamo un'altra volta, promesso!
ciao.
(Vieni a trovarci domenica)
Posta un commento