martedì 13 ottobre 2009

MARIELLA BURANI, COSA C'E' DI VERO?

Un recente articolo dell'Espresso getta inquientati ombre sulla gestione gruppo Mariella Burani.
Nel testo, firmato da Vittorio Malagutti e che contiene diversi esempi di stranezze contabili e virtusismi finanziari che sarebbero stati messi in pratica dalle società del gruppo, si legge:

"Sindaci, revisori, amministratori indipendenti: tutti pronti, per anni, a dare il timbro di validità formale ad operazioni finanziarie e pratiche contabili che adesso rischiano seriamente di finire sotto processo. Sì, perché da settimane ormai la procura di Milano e la Consob stanno lavorando sul dossier Burani."

Per completezza su quotidiano online Reggio24ore (unica testata locale ad aver ripreso la notizia) si può leggere il testo intergale.

Cosa c'è di vero in questo testo?
Sarebbe importante, in primo luogo per i lavoratori, ma anche per l'intera comunità cavriaghese, che il Gruppo Burani smentisse il settimanale l'Espresso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quali ombre ?
Era tutto alla luce del sole !!

Si è passati da una gestione produttiva ad una gestione finanziaria, non importava cosa producevi e come, importava quante e quali azioni avevi in portafoglio.
E' andata bene per un pezzo, ma non si poteva pensare a " vacche grasse" eterne, anch'esse muoiono.

Occorre non dimenticare che era l'epoca in cui le nostre coop imitavano lo spirito capitalistico costituendo fondi fiduciari in Lussemburgo con un bel tesoretto di 36 milioni.
Se lo facevano le coop [ rosse?] perchè stupirci se il gruppo Burani ha giocato in borsa per inseguire l'ideologia capitalista ?

Il problema è che quando le vacche sono grasse guadagna il capitale, quando le vacche sono magre ci rimette il lavoratore.

Tanzi docet?