martedì 25 ottobre 2011
5 NOVEMBRE: FESTALENIN
sabato 24 settembre 2011
CAMBIO DATA: FESTALENIN SARA' IL 5 NOVEMBRE
FestaLenin sarà il 5 novembre al Parco Pertini.
Ci sarà Rocco LaGuardia.
Ci sarà la cena con antipasto, tortelli (verdi e di zucca), carne alla griglia, torte e bevande a 20 €.
Ci sarà sempre da telefonare obbligatoriamente telefondando al 347-6549554
Ci sarà (forse) anche un altro gradito ospite, stiamo provando.
In attesa della locandina della festa questo è tutto.
venerdì 9 settembre 2011
SABATO 15 OTTOBRE - OTTOBRE ROSSO, LENIN PARTY

martedì 31 maggio 2011
mercoledì 4 maggio 2011
giovedì 14 aprile 2011
SUI PROFUGHI A VILLA CELLA

Ci sembra assurdo che meno di 30.000 profughi che fuggono da situazioni di guerra, cioè meno del 10% degli stranieri arrivati in italia nel 2009 senza tanto clamore, mandino in tilt il paese. Ci sembra tanto più assurdo se si considera che la Tunisia ha già accolto oltre 150.000 persone in fuga dalla Libia (dove la Nato bombarda).
E' assurdo solo se non ci accorgiamo che si tratta di un problema costruito e lasciato gonfiare ad arte per poter sfruttare la disperazione di chi fugge dalla guerra a scopi elettorali e proagandistici, ma questo l'hanno già detto in molti.
Tornando ai dati, in Emilia Romagna sono oltre 227.000 gli stranieri residenti, in provincia di Reggio Emilia oltre 32.000 mila. Vogliamo credere che 90 profughi, 90 sfollati, 90 persone, rappresenti un problema per Villa Cella tanto da dover raccogliere le firme chiedendo che "siano solo rifugiati politici" (e non?). No non vogliamo crederlo.
Vogliamo credere che la frazione di Reggio Emilia che confina con il nostro Comune sia capace di dimostrare di non essere vittima della propaganda della Lega e delle strumentalizzazioni di un Eboli qualsiasi. Vogliamo pensare che il nostro territorio sia capace di dimostrare tutta la cultura di solidarietà e accoglienza di cui si è fatto vanto per decenni. Vogliamo sperare che i cittadini della frazione di Villa Cella dimostrino una volta per tutte che nel nostro territorio il seme leghista della paura non attecchisce.
Chiediamo al sindaco di Cavriago, alle istituzioni, ai partiti e alle associazioni di volontariato del territorio di dare la propria disponibiltà ad aiutare e sostenere, se necessario e richiesto, la comunità di Villa Cella nella gestione della situazione.
lunedì 21 febbraio 2011
8 MARZO FESTA DELLA DONNA

Date le immagini e le letture che rimbalzano quoridianamente sui media è facile capire come la giornata internazionale della donna, l'8 marzo, assuma quest'anno un significato politico particolare.
Mai come quest'anno festeggiare l'8 marzo significa ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e opporsi al modello di donna imposto dal berlusconismo.
L'8 marzo, giornata internazionale della donna, all'area feste AVIS organizziamo la festa della donna, cena tradizionale e a seguire musica e balli con "Caccia e il giardino del liscio". Prenotazione obbligatoria assunta 340/5027605 - luca 347/6549554
giovedì 3 febbraio 2011
mercoledì 26 gennaio 2011
27 GENNAIO, SCIOPERO GENERALE FIOM PER L'EMILIA ROMAGNA

Giovedì 27 ci sarà, per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla Fiom e la manifestazione a Bologna, con ritrovo alle 9 a Porta Saragozza.
Garantita e forte sarà la presenza di Rifondazione Comunista al fianco dei lavoratori e di tutte le soggettività che hanno aderito allo sciopero e condividono le ragioni degli operai del No di Pomigliano e Mirafiori.
Alla manifestazione di Bologna saranno presenti il segretario FIOM Landini, la segretaria CGIL Camunsso e il segretario nazionale Prc Paolo Ferrero.
venerdì 21 gennaio 2011
giovedì 20 gennaio 2011
CIRCA UN ANNO FA

Intanto pubblichiamo l'articolo che segue. L'articolo originale dal titolo originale "Parmalat, metafora del capitalismo italiano", di Nicola Melloni su Liberazione di oggi, è stato leggermente modificato.
Mariella Burani Fashion Group, metafora del capitalismo italiano
Mariella Burani Fashion Group, metafora del capitalismo italiano
Il caso Mariella Burani Fashion Group offre uno spaccato interessante ed istruttivo sui cambiamenti che hanno caratterizzato il capitalismo negli ultimi trent'anni. Un capitalismo che in Occidente si è via via spostato dal settore produttivo a quello finanziario, emarginando il lavoro ed intaccando il tessuto sociale delle democrazie emerse dal secondo conflitto mondiale. In questo contesto le banche sono emerse come nuovo soggetto dominante, soprattutto nel mondo anglosassone e questo ha modificato drammaticamente il rapporto tra finanza ed industria. L'enorme massa di liquidità formatasi sui mercati internazionali ha fatto sì che le istituzioni finanziarie si siano trasformate da intermediari in investitori, in molti casi assumendo il controllo indiretto delle imprese. Grazie alla mobilità e alla flessibilità del capitale, questi grandi investitori hanno imposto all'industria la necessità di concentrare i propri sforzi nella massimizzazione del valore di breve periodo delle azioni, drogando il mercato oltre ogni limite.
Il capitale finanziario si è mosso in maniera vorticosa, ricercando le possibilità di guadagno più facili ed immediate, ma dimenticando che gli obiettivi economici delle imprese non possono giudicarsi solamente sul valore corrente della capitalizzazione. Anzi. L'investimento industriale, soprattutto quello innovativo, è necessariamente una scommessa sul futuro, ma non c'è futuro per il capitale speculativo che vive solo sul presente.
Lo strapotere dell'industria finanziaria ha modellato a sua immagine e somiglianza il nuovo capitalismo neo-liberale, cancellando il compromesso capitale-lavoro su cui si fondavano le democrazie occidentali. Redistribuendo una parte del profitto dalle imprese ai lavoratori si aumentava il potere di acquisto dei cittadini (che quindi sostenevano le vendite dell'industria) e si permetteva la riproduzione delle relazioni di produzione in un contesto di relativa pace sociale. Nel nuovo ordine economico, invece, il lavoro è diventato solamente un costo da comprimere il più possibile.
Si tratta di un sistema fortemente antidemocratico che stravolge le relazioni sociali di produzione e ha portato, come abbiamo visto in questi anni, alla dittatura del mercato. Un sistema con dei costi sociali immensi e che si porta dietro l'instabilità economica, la speculazione finanziaria ed i crolli ad essa associati.
Questo tipo di organizzazione economica comporta un altro rischio, quello della corruzione: in una situazione in cui il tipo di incentivi porta a gonfiare artificialmente i guadagni di breve periodo, il rischio di operazioni fraudolente è sempre presente.
Certo, i furti e gli aggiotaggi avvengono anche negli Stati Uniti, dove però esiste un sistema sanzionatorio che cerca di riequilibrare la naturale tendenza del sistema alla violazione delle regole. In Italia, dove le regole sono costantemente ignorate, è l'intera organizzazione economica ad essere bloccata dalla cancrena della corruzione. Si tratta di una forma di capitalismo drammaticamente arretrato, da periferia del mondo industrializzato. E' un capitalismo basato sulle relazioni personali e non su quelle di mercato, impersonali per definizione; un modello economico in cui i piccoli risparmiatori vengono sfruttati e lasciati sul lastrico senza nessuna possibilità di difendersi. Un sistema che porta agli eccessi che sono sotto gli occhi di tutti, dai furbetti del quartierino ai palazzinari, tutti membri di quel paludoso intreccio di interessi tra finanza, industria e politica che crea oscuri giochi di potere. Un obbrobrio che ha come suo epifenomeno più visibile il conflitto d'interessi ma che non si limita certamente a Berlusconi e alla sua maleodorante truppa di faccendieri, avvocati, nani e ballerine. In Italia manca da sempre una cultura dignitosamente liberale e borghese: imprenditoria e politica sono sempre andate a braccetto per salvaguardare i propri interessi e le banche sono divenute lo strumento privilegiato di questa orgia di potere. La concentrazione finanziaria ha generato anche la concentrazione del potere, ed un potere politico-economico monopolistico senza regole e contrappesi è l'anticamera della dittatura. Un capitalismo corrotto non può che produrre un sistema politico corrotto. Come direbbe Marx, le relazioni di produzione determinano la propria sovrastruttura politica ed il corrispondente tipo di coscienza sociale. Credere che si possano risolvere i problemi dell'Italia con la sola cacciata di Berlusconi - cosa per altro indispensabile - sarebbe dunque illusorio e deleterio. Di cambiamenti ben più profondi ha bisogno il nostro paese.
mercoledì 19 gennaio 2011
martedì 18 gennaio 2011
L'OPERAIO CHE VOTA LEGA

Politicamente il voto di mirafiori porta ad alcune riflessioni interessanti rispetto ad un luogo comune di questi anni, quello dell'operaio iscritto alla FIOM che vota Lega Nord. Quel 46% di lavoratori che, nonostante il ricatto, ha votato no a testa alta, può sentirsi rappresentato dal partito di Bossi e di Cota?
Sappiamo bene che l'accordo di Mirafiori riguarda tutti noi, che cambia radicalmente il rapporto tra capitale e lavoro, è un colpo di reni della borghesia più reazionairia politicamente ben rappresentata da parte del PD e dal governo con Sacconi, Berlusconi e la Lega Nord, con Cota, Governatore del Piemonte che dichiara: "Penso che ai lavoratori interessi lavorare. L'accordo di Mirafiori garantisce lavoro ed investimenti. Dunque è normale che i lavoratori siano d'accordo e i sindacati sottoscrivano. E chi non sottoscrive, rimane da solo".
Per quanto tempo ancora gli slogan di "Padroni a casa nostra" e di "Roma Ladrona" e le pagliacciate dei vari esponenti leghisti riusciranno a distogliere l'attenzione dalle questioni politiche principali che coinvolgono questo partito?
I cittadini, i lavoratori aprano gli occhi davanti al grande inganno leghista: un partito al governo per 8 degli ultimi 10 anni che ha collezionato solo fallimenti politici ma che ha ben saputo infilarsi in tutti i luoghi del potere economico (come abbiamo visto anche nella nostra provincia con l'affare Lusetti), un partito pienamente padronale ma che si spaccia per operaio.
Questa è la Lega, il partito che per 15 anni si è assunto la responsabilità di tenere in piedi i governi Berlusconi.
martedì 30 novembre 2010
MARIO MONICELLI
Mario Monicelli è morto. Attraverso il cinema, con dignità e senso dell'umorismo, si è battuto per la giustizia e l'uguaglianza. “La speranza è una trappola inventata dai padroni. Bisogna avere il coraggio di ribellarsi...e cercare il riscatto che in Italia non c'è mai stato”. Lo ricordiamo così, comunista non pentito, che ci ha sempre sostenuto nelle campagne elettorali. Grazie Mario, per il tuo lavoro.
Paolo Ferrero
venerdì 5 novembre 2010
MARTEDI' 9 NOVEMBRE 2010 : CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Martedì 9 novembre, alle ore 20,00, presso la sala Polivalente di Piazza Zanti si terrà il congresso territoriale della Federazione della Sinistra.
Partecipano i comuni di: Canossa, San Polo, Bibbiano, Cavriago, Montecchio, Sant’Ilario, Campegine, Gattatico e Castelnovo Sotto.
venerdì 29 ottobre 2010
PICCONATORI

Ogni volta che si parla di questa gente c'è da restare a bocca aperta.
Ringraziamo per la vignetta l'amico Tritatutto e continuiamo ad esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici del gruppo e dell'indotto, per quanto poco possa valere, è pur sempre meglio di niente.
martedì 26 ottobre 2010
CONTRO LA RIFORMA GELMINI UNITI PER UN AIUTO CONCRETO ALLE NOSTRE SCUOLE
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- Siamo contro ai tagli di 8 miliardi previsti per la scuola pubblica: si potrebbero reperire non acquistando, come previsto dal Governo, i 131 cacciabombardieri JSF il cui costo complessivo ammonta a 12 miliardi di Euro.
- Siamo contro all’aumento degli alunni per ogni classe (in alcuni casi anche oltre 30) che impedisce di svolgere serenamente i programmi didattici
- Siamo assolutamente contro alla riduzione degli insegnanti di sostegno che colpisce in maniera odiosa le persone più deboli
- Siamo contro al taglio delle attività di laboratorio e delle uscite didattiche che riportano la nostra scuola indietro negli anni anziché proiettarla al futuro
- Siamo contro a drastiche riduzioni delle ore di insegnamento nella fascia d’età tra i 6 e i 18 anni perché crediamo che sulla scuola si debba investire aumentando l’insegnamento e non riducendolo
- Siamo contro all’eliminazione degli insegnanti specialisti di inglese dalle scuole primarie poiché l’uso di questa lingua è ormai fondamentale in una società globalizzata
- Non ci pare nemmeno adeguato eliminare il sistema delle supplenze brevi che porta alla non copertura delle ore lasciate scoperte
- Siamo contro alla drastica riduzione delle spese di funzionamento delle scuole tra i quali va segnalato il taglio del 25% delle spese per pulizia perché vogliamo che i nostri figli studino in ambienti puliti e adeguati
- Infine riteniamo che l’eliminazione completa della compresenza accentui le difficoltà di recupero del programma didattico per quei bambini che si trovano in difficoltà.
Per tutti questi motivi invitiamo i genitori e i cittadini a partecipare alla nostra iniziativa di finanziamento alla scuola pubblica di Cavriago.
martedì 19 ottobre 2010
lunedì 18 ottobre 2010
SCIOPERO GENERALE!

Alla manifestazione di sabato Rifondazione ha partecipato massicciamente. Lo si vedeva dalla quantità impressionante di bandiere, il partito c'è, i militanti ci sono. Anche dal circolo di Cavriago eravamo in molti. Forza compagni, è stata una gran bella giornata, da ricordare e di cui andare fieri. Ora su le maniche: per la scuola, per il lavoro, chiadiamo a gran voce lo SCIOPERO GENERALE.
venerdì 15 ottobre 2010
16 OTTOBRE 2010

SU LA TESTA COMPAGNE E COMPAGNI!