venerdì 2 ottobre 2009

ANTONIO PIOLI, WANDRE' - 2

Riprendiamo il discorso iniziato con la piccola mostra dedicata a Wandrè dal Circolo di Rifondazione Comunista di Cavriago quest'estate. Riprendiamo perchè crediamo che Wandrè sia un importante personaggio della storia di Cavriago, faccia parte della momoria collettiva di questo paese.
Crediamo che la memoria collettiva sia fondamento ed espressione dell’identità di un gruppo poiché richiama e rafforza i valori legati al patrimonio culturale del gruppo stesso. In questo senso l’importanza di riprendere la narrazione storica di un paese, attraverso le immagini degli attori che l’hanno messa in scena, pensiamo rappresenti la volontà contribuire alla creazione di un terreno culturale comune e quindi la volontà di contribuire alla creazione di una comunità più unita.

Wandrè, le chitarre
La produzione di chitarre Wandrè si concentra tra la fine degli anni ‘50 e la fine degli anni ‘60 all'interno della struttura di forma circolare che ancora oggi (pur modificato nel nome e in parte nella forma) si trova all'ingresso est del paese. “Dalla fabbrica più moderna gli strumenti più moderni” recitava un adesivo posto su alcune delle sue chitarre. Una fabbrica – laboratorio avveniristica e funzionale, all'interno della quale nascevano modelli innovativi per estetica e tecnica, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Strumenti rigorosamente elettrici e rigorosamente piatti con “il manico di alluminio su cui veniva applicata la tastiera in legno” come segno caratteristico. Una piccola rivoluzione per l'epoca: chitarre in particolare, ma anche bassi e contrabbassi utilizzati da artisti celebri come nel caso della chitarra Orval utilizzata da Celentano. Strumenti che adottano soluzioni straordinariamente d'avanguardia, in plastica e alluminio, con pochissimo legno, strumenti coloratissimi con Ufo, dischi volanti, animali.
I modelli prodotti da Wandrè sono innumerevoli, tutti all'insegna della sperimentazione, della personalizzazione delle forme e dell'immagine. In particolare la verniciatura raggiunge livelli eccellenti adottando soluzioni originali come l'utilizzo del fumo delle candele.
Grazie alla collaborazione con la casa costruttrice di amplificatori Davoli si segna un momento fondamentale per la storia degli strumenti prodotti in Italia, con diverse innovazioni tecniche come nel caso della chitarra Bikini con l'amplificatore incorporato.
In meno di 10 anni di attività la Wandrè produce oltre 50.000 strumenti.
La crisi del mercato mondiale del settore, della fine degli anni ‘60, e diversi problemi avuti con la distribuzione provocano la chiusura della fabbrica di chitarre, ma negli anni l'originale produzione di Wandrè, allora decisamente avanti con i tempi, è stata riscoperta e rivalutata da collezionisti ed appassionati del settore, portando i suoi modelli a importanti valori di mercato e ad una crescente ammirazione e apprezzamento da parte dei media e di artisti internazionali. Copertine di riviste, siti dedicati, articoli di giornali, rendono oggi omaggio a quello che fu un maestro del suo genere.

L'immagine in alto nell post è stata messa a disposizione da Letizia Valli del Centro Culturale di Cavriago.
La foto della cartolina è opera di Sara Montesello, l'originale è stato messo a disposizione da Franco Borghi.

La foto del concerto viaggiante di Joe Jones è di proprietà di Ivanca Poli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

segnaliamo:


Reggio Emilia, GALLERIA TORNO SUBITO
P.zza 24 maggio, 1/H , Reggio Emilia T: 347 8231189 riccardovarini@alice.it
WANDRÈ ARTISTA DI VITA

Esposizione fotografica e oggettistica dedicata a Wandrè Pioli. Costruttore delle omonime chitarre negli anni 60 nonché eclettico artista di strada - Dal 1 al 21 ottobre, aperto tutti i giorni 10.00/13.00 e 17.00/20.00 tranne il lunedì e giovedì pomeriggio.

la redazione