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lunedì 31 gennaio 2011

PIU' TASSE PER TUTTI!



E' un periodo molto intenso, gli argomenti non mancano: dalla politica internazionale con la rivoluzione che sta investendo diversi paesi del Maghreb, agli scandali che investono Berlusconi,
al nuovo condono edilizio che il governo sta provando ad infilare nel decreto Mille Proroghe, tuttavia pensiamo sia importante parlare del federalismo municipale che verrà votato questa settimana.

Sono 10 anni che la Lega non parla d'altro giustificando qualunque azione in nome del federalismo, vediamo di capire cos'è: in questi anni il governo prima ha tolto l'ICI ai comuni e poi ha progressivamente ridotto i trasferimenti che avrebbero dovuto "sostituire" il mancato introito. Il risultato lo conosciamo tutti, gli enti locali hanno subito forti tagli, i servizi (essenziali per la popolazione più bisognosa) sono al collasso. Ora che il federalismo municipale dovrebbe consentire ai comuni di utilizzare la leva fiscale non serve un economista per capire che un comune in difficoltà aumenterà la tassazione locale per compensare ai tagli del governo. I cittadini e le imprese si troveranno quindi più tasse e il governo centralista potrà scaricare le responsabilità sui sindaci: più tasse per tutti (tranne gli evasori).
Bella roba, il federalismo della lega.

martedì 18 gennaio 2011

L'OPERAIO CHE VOTA LEGA


Politicamente il voto di mirafiori porta ad alcune riflessioni interessanti rispetto ad un luogo comune di questi anni, quello dell'operaio iscritto alla FIOM che vota Lega Nord. Quel 46% di lavoratori che, nonostante il ricatto, ha votato no a testa alta, può sentirsi rappresentato dal partito di Bossi e di Cota?

Sappiamo bene che l'accordo di Mirafiori riguarda tutti noi, che cambia radicalmente il rapporto tra capitale e lavoro, è un colpo di reni della borghesia più reazionairia politicamente ben rappresentata da parte del PD e dal governo con Sacconi, Berlusconi e la Lega Nord, con Cota, Governatore del Piemonte che dichiara: "Penso che ai lavoratori interessi lavorare. L'accordo di Mirafiori garantisce lavoro ed investimenti. Dunque è normale che i lavoratori siano d'accordo e i sindacati sottoscrivano. E chi non sottoscrive, rimane da solo".

Per quanto tempo ancora gli slogan di "Padroni a casa nostra" e di "Roma Ladrona" e le pagliacciate dei vari esponenti leghisti riusciranno a distogliere l'attenzione dalle questioni politiche principali che coinvolgono questo partito?

I cittadini, i lavoratori aprano gli occhi davanti al grande inganno leghista: un partito al governo per 8 degli ultimi 10 anni che ha collezionato solo fallimenti politici ma che ha ben saputo infilarsi in tutti i luoghi del potere economico (come abbiamo visto anche nella nostra provincia con l'affare Lusetti), un partito pienamente padronale ma che si spaccia per operaio.

Questa è la Lega, il partito che per 15 anni si è assunto la responsabilità di tenere in piedi i governi Berlusconi.

mercoledì 8 settembre 2010

GOVERNO E CRISI ECONOMICA




Mentre il governo è in crisi profonda, mentre si appartamenti ed elezioni, mentre la Lega si prepara al rito di Pontida (e in Emilia epura chi fa domande scomode), mentre da mesi manca un Ministro per lo Sviluppo Economico, mentre Federmeccanica disdetta unilateralmente un accordo valito, la crisi va avanti e colpisce sempre più lavoratori. E intanto prosegue lo smantellamento del Fashion Group di Mariella Burani.

giovedì 22 luglio 2010

COSA SUCCEDE QUANDO LA LEGA AMMINISTRA

Il dossier dell'Enci incastra due assessori
Da www.reggio24ore.com

Colpo di scena nella vicenda che sta coinvolgendo il Comune di Guastalla a seguito della revoca delle responsabilità amministrative dell'ex vicesindaco Marco Lusetti e dell’ex assessore Rosa Maria Felicita De Lorenzi a cura del sindaco Giorgio Benaglia, che dopo numerosi incontri con la sua giunta e con i consiglieri di maggioranza aveva deciso martedì 20 luglio di dare un taglio alla "grave situazione di alterati equilibri politici verificatisi a seguito delle note vicende degli ultimi giorni” pur di mantenere l'appoggio del consiglio comunale.

In giornata, inoltre, sono stati rinvenuti cinque documenti riguardanti altrettante consulenze e incarichi professionali assegnati a due assessori della giunta di Guastalla, Eugenio Bartoli ed Elisa Rodolfi, da parte dell’Enci (ente nazionale della cinofilia italiana), il cui commissario ad acta fino a pochi mesi fa risultava essere lo stesso Lusetti, nominato nell'incarico dall'allora Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.

Dalla lettura dei documenti emergono alcune delle delibere dell'Enci (tutte datate Milano, 24 maggio 2010) con le quali il commissario Lusetti assegna ai due colleghi di partito incarichi di collaborazione, con liquidazione degli importi pattuiti per le prestazioni professionali entro cinque giorni e pagamento tramite bonifico bancario all'atto della firma del contratto: si tratta di un'assegnazione a favore dell'architetto Elisa Rodolfi dello Studio Polis di Luzzara, assessore guastallese all'urbanistica, alle attività economiche e all'ambiente, e di quattro assegnazioni a favore della società Unione Manifatturiera srl, riconducibile all'assessore Eugenio Bartoli (culture e identità della città, turismo, manifestazioni e politiche del sistema Po e conservazione dei beni culturali).

Tutte e 5 le delibere Enci, inoltre, sono accompagnate dalle fatture pro-forma emesse dalle rispettive controparti. Si tratterebbe nel complesso di 259.800 euro totali a favore della società di Bartoli (iva inclusa) per 4 delibere, e di 100mila euro (sempre iva inclusa) a favore dell'architetto Rodolfi per il rimanente affidamento d'incarico.

mercoledì 14 luglio 2010

lunedì 21 giugno 2010

UNA MANOVRA INIQUA E DANNOSA




Il 25 giugno manifestiamo insieme alla CGIL contro la manovra del governo “sbagliata e iniqua”, e contro l’attacco al diritto del lavoro in atto su più fronti.

Le ragioni del NO a questa manovra:
- L’intervento sul Pubblico Impiego, con il blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2013 e la riduzione del 50% dei contratti a tempo determinato;
- i tagli a Regioni ed Enti Locali, per circa 15 miliardi tra 2011 e 2012, che comprometteranno la tenuta del sistema sanitario e del welfare locale;
- l’allungamento, di fatto, di 12 mesi della andata in pensione per chi matura i requisiti di anzianità e vecchiaia, oltre all’innalzamento a 65 anni dal 2012 dell’età di pensionamento delle lavoratrici pubbliche;
- il mancato finanziamento per il 2011 della Cassa Integrazione in deroga, nonostante la prospettiva di una durata della crisi ancora per alcuni anni.

Le proposte che la Cgil avanza:
- portare alla media europea del 20% la tassazione delle rendite finanziarie;
- inserire una addizionale di solidarietà sui redditi superiori ai 150.000 Euro;
- tassare i grandi patrimoni;
- ripristinare l’Ici per i redditi oltre i 100.000 Euro

Questo, insieme alla necessità di investire per la crescita, per lo sviluppo sostenibile e per l’occupazione, definendo un piano straordinario per il lavoro.

martedì 1 dicembre 2009

NESSUNA DIFFERENZA TRA RONDE E TELECAMERE

Nei mesi scorsi ci siamo trovati spesso d’accordo nei consigli comunali con il Partito Democratico nel ritenere quello della sicurezza un falso problema utilizzato dalla destra a scopi elettorali. Allo stesso modo abbiamo trovato una giusta convergenza nel prendere posizione contraria alla proposta leghista delle ronde per il controllo del territorio.
Oggi scopriamo che le giunte a guida PD della Val d’Enza investono una cifra enorme, superiore a quella stanziata per le misure anticrisi, in un apparato di videosorveglianza che ha lo scopo di fare sentire più sicuri i cittadini.
Qual è la differenza tra le ronde, che nessuno ha voluto, e le telecamere, che invece ora il PD fa installare? C'è un problema criminalità in Val d'Enza?
Davvero un impianto di videosorveglianza da 500.000 euro contribuisce a rendere più sicuro il nostro territorio? O paradossalmente alimentano implicitamente il sentimento di insicurezza già fortemente condizionato da massmedia che creano quotidianamente sospetto, diffidenza e paura?
E’ questa la risposta che il centro sinistra intende dare al disagio dilagante prodotto da una società che precarizza gli uomini e le donne, li rende incerti e assoggettati alla paura?

Riteniamo che questa misura rappresenti un grave errore politico delle giunte di centro-sinistra: se destra e sinistra non sono concetti relativi non è possibile proporre nei nostri comuni le ricette leghiste.

La polizia municipale diffonda i dati sui reati, sulla microcriminalità. Se, come crediamo, la Val d’Enza non va in controtendenza rispetto al resto del paese, scopriremo che sono in costante diminuzione. Si diffondano questi dati, si faccia contro informazione rispetto alla martellante campagna di paura diffusa dalle televisioni.
Da qui si parta per proporre nei nostri comuni altre ricette, che si fondino sulla solidarietà, sull’ospitalità, sull’integrazione. Si finanzino progetti e centri di aggregazione per combattere il disagio giovanile, si promuovano azioni a sostegno dei lavoratori in difficoltà, si sostengano attività a sostegno dell’integrazione degli stranieri. Invece di installare telecamere animiamo gli spazi che ora sono lasciati a se stessi e rendiamo fruibili le strade e le piazze delle città e dei paesi.
Questi sono i motivi della nostra contrarietà alle telecamere e queste sono le nostre proposte alternative.

Partito della Rifondazione Comunista, circoli di Bibbiano, Campegine, Canossa, Cavriago, Gattatico, Montecchio Emilia, San Polo d’Enza, Sant’ilario d’Enza.

mercoledì 18 novembre 2009

A CHI VOLETE DARLA A BERE?


L'acqua pubblica deve essere venduta ai privati: tutto deciso a Roma per decreto. Cosa penseranno gli elettori della Lega Nord? Dopo aver eliminato l'ICI (togliendo cosi autonomia agli Enti Locali), cosa dovrà pensare ora chi vuole essere «padrone a casa sua»?

Che da Roma si decida di vendere l'acqua del "popolo del nord" non piace alla Lega, che lo dice ma intanto vota la fiducia alla vendita dell'acqua pubblica ai privati, al mercato, alla borsa, agli speculatori. Cosa chiederanno in cambio i Lumbard? Altre poltrone da governatore? Altro che Roma ladrona!
Ci chiediamo infine come potranno rispondere alla mozione proposto da Cavriago Comune i consiglieri Casali e Leoni per salvare capra e cavoli.
Voteranno contro, prendendo posizione per la finanza, gli speculatori, i grandi interessi che spingono per la privatizzazione o voteranno a favore, prendendo posizione dalla parte dei cittadini?

giovedì 12 novembre 2009

CONTRO TUTTE LA MAFIE - AGGIORNAMENTO

Nel consiglio comunale del 10 novembre è stata approvata la mozione del gruppo consiliare Cavriago Comune che condanna e disapprova l’iniziativa del Sindaco e della Giunta Comunale di Ponteranica di cancellare l’intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato.

La stessa mozione delega alla conferenza dei capigruppo lo studio di iniziative finalizzate a proporre iniziative e progetti tesi a promuovere nel territorio, soprattutto in riferimento alle giovani generazioni, una cultura di contrasto del fenomeno mafioso valorizzando la memoria di Giuseppe Impastato e di tutte le vittime della mafia.


Ottimo risultato!

martedì 27 ottobre 2009

CONTRO TUTTE LE MAFIE

Giuseppe Impastato, detto Peppino, è stato promotore negli anni ’70 a Cinisi (Palermo) di un’instancabile e straordinaria attività politica e culturale di denuncia contro le mafie e i suoi traffici criminosi e che per questo è stato barbaramente ucciso il 9 maggio 1978 all’età di 30 anni. Solo nel 2002, dopo 24 anni di tormentate vicende, la giustizia è riuscita a condannare gli assassini di Peppino e ad individuare il mandante dell’omicidio nel boss mafioso Tano Badalamenti.
Recentemente il sindaco leghista di Ponteranica (BG), ha deciso di cancellare l’intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato rimuovendo la targa dedicata alla memoria del giovane siciliano ucciso dalla mafia.

In una mozione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale il gruppo consiliare Cavriago Comune chiede di condannare e disapprovare l’iniziativa del Sindaco e della Giunta Comunale di Ponteranica di cancellare l’intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato.

Nella stessa mozione viene inoltre chiesto di istituire una apposita Commissione consiliare finalizzata a proporre iniziative e progetti tesi a promuovere nel territorio, soprattutto in riferimento alle giovani generazioni, una cultura di contrasto del fenomeno mafioso valorizzando la memoria di Giuseppe Impastato e di tutte le vittime della mafia.

Sono due azioni importanti, sosteniamole.