venerdì 30 luglio 2010

...E ALLA FINE I SOLDI C'ERANO

Dall'ordinanza che ha portato Giovanni Burani a San Vittore e Walter Burani agli arresti domiciliari abbiamo la conferma del fatto che mentre i signori, in pubblico, chiaravano che avrebbero fatto di tutto per salvare l'azenda versando i 50 milioni di euro necessari, in privato agivano per mettere al riparo i propri beni privati, acquistando case di lusso.
Ormai la maschera è caduta, questi personaggi si sono comportati come Tanzi: non è vero che hanno fatto del bene al Paese, come si continua a leggere su qualche giornale, queste persone hanno fatto i propri interessi, prendendo in giro tutti fino all'ultimo istante disponibile. Al di la di quelli che saranno gli esiti giudiziari c'è una questione etica e morale, verso la cittadinanza e verso i lavoratori e le lavoratrici, da cui a nostro avviso nessuno dei vertici dell'azienda può chiamarsi fuori. Chiedano pubblicamente scusa, i Burani, ai risparmiatori, ai cittadini di Cavriago e sopratutto ai lavoratori e alle lavoratrici del gruppo. Lo chiediamo da tempo e ci sembra davvero il minimo che possano fare per il disastro che hanno provocato.

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