Sappiamo che Cavriago è terra di passione politica. Vorremmo usare la “p” maiuscola, per la parola “politica”. Ma non è questo il caso, purtroppo. Vogliamo parlare di quello che può essere un elemento in apparenza trascurabile, e che molti, speriamo, l’abbiano liquidato con un semplice sorriso. Ma poi ci viene da pensare che forse è proprio dai particolari che si capiscono tante cose ben più grandi di quel che sembra.
Nell’ultimo numero di Paese Nostro (febbraio 2008), l’autore dell’articolo del Gruppo Consiliare “Uniti per Cavriago” che governa il nostro Comune, ci descriveva così (a pagina 30):
[i militanti di Rifondazione] “usano il loro tempo per attaccare invece che per costruire, smerciano sul “mercato globale” di internet magliette con il volto di Lenin e il nome di Cavriago per raccogliere qualche soldo […]”
Ancora, più avanti: “il nostro sospetto è che, chiusi come sono nelle loro riunioni di partito, si siano dimenticati quali siano i problemi del paese e delle famiglie che ci abitano […]”
Accidenti che brutta gente questi comunisti, ci sarebbe da imbracciare i forconi e stanarli da quei loschi loculi in cui si ritrovano e tramano alle spalle dei bravi cittadini cavriaghesi (molti dei quali, invece, li hanno democraticamente votati…)! Non sono accuse nuove (il fascimo, i padroni, 50 anni di Democrazia Cristiana, 13-14 di Berlusconi, ormai ci abbiamo fatto il callo…), però ancora una volta ci siamo guardati in faccia, e quel che abbiamo visto ci è sembrato un po’ differente. Siamo pensionati e pensionate che hanno sempre avuto a cuore i propri IDEALI (che nell’articolo suddetto, sprezzantemente, si definivano “ricette ideologiche”). Siamo uomini e donne, ragazze e ragazzi che studiano e/o lavorano, e che nel tempo libero coltivano, volontariamente e gratuitamente, la propria passione Politica (con la “P” maiuscola). Già gratuitamente. Non ci sono tra noi “politici di professione”.
Però un problema economico l’abbiamo. Noi purtroppo non riceviamo soldi dal Night Club di Cavriago, ad esempio, utilizzato dal PD per sponsorizzare “ANCHE” il pensiero della Binetti. Quindi abbiamo pensato alle magliette, che sfortunatamente non vendiamo sul nostro sito internet, perché ce ne sono rimaste poche e, fino alla prossima ristampa, le venderemo solo alle feste e/o regaleremo ai volontari in servizio nelle stesse.
Nell’ultimo numero di Paese Nostro (febbraio 2008), l’autore dell’articolo del Gruppo Consiliare “Uniti per Cavriago” che governa il nostro Comune, ci descriveva così (a pagina 30):
[i militanti di Rifondazione] “usano il loro tempo per attaccare invece che per costruire, smerciano sul “mercato globale” di internet magliette con il volto di Lenin e il nome di Cavriago per raccogliere qualche soldo […]”
Ancora, più avanti: “il nostro sospetto è che, chiusi come sono nelle loro riunioni di partito, si siano dimenticati quali siano i problemi del paese e delle famiglie che ci abitano […]”
Accidenti che brutta gente questi comunisti, ci sarebbe da imbracciare i forconi e stanarli da quei loschi loculi in cui si ritrovano e tramano alle spalle dei bravi cittadini cavriaghesi (molti dei quali, invece, li hanno democraticamente votati…)! Non sono accuse nuove (il fascimo, i padroni, 50 anni di Democrazia Cristiana, 13-14 di Berlusconi, ormai ci abbiamo fatto il callo…), però ancora una volta ci siamo guardati in faccia, e quel che abbiamo visto ci è sembrato un po’ differente. Siamo pensionati e pensionate che hanno sempre avuto a cuore i propri IDEALI (che nell’articolo suddetto, sprezzantemente, si definivano “ricette ideologiche”). Siamo uomini e donne, ragazze e ragazzi che studiano e/o lavorano, e che nel tempo libero coltivano, volontariamente e gratuitamente, la propria passione Politica (con la “P” maiuscola). Già gratuitamente. Non ci sono tra noi “politici di professione”.
Però un problema economico l’abbiamo. Noi purtroppo non riceviamo soldi dal Night Club di Cavriago, ad esempio, utilizzato dal PD per sponsorizzare “ANCHE” il pensiero della Binetti. Quindi abbiamo pensato alle magliette, che sfortunatamente non vendiamo sul nostro sito internet, perché ce ne sono rimaste poche e, fino alla prossima ristampa, le venderemo solo alle feste e/o regaleremo ai volontari in servizio nelle stesse.
Vendiamo però le bandiere del circolo di Rifondazione di Cavriago, la “Città del Busto di Lenin”: per quanto non possa piacere agli ex-compagni (e non) del PD, è “ANCHE” per il nostro busto che Cavriago è conosciuto in diverse parti d’Italia. E ad ogni manifestazione nazionale dove questa bandiera sventola, tanti compagni e tante compagne si avvicinano, ci chiedono del Busto, e noi, lo ammettiamo, ci pavoneggiamo un po’!
Ma sfortunatamente quanto sopra non è sufficiente per garantire la nostra sopravvivenza economica. E allora ecco che usciamo dai nostri covi e, guarda un po’, ogni anno organizziamo la Festa della Donna, il Good Morining Lenin, la Festa di Liberazione.
Appuntamenti importantissimi di convivenza e di coesione sociale, ai quali partecipano sempre tanti concittadini (anche, probabilmente, tanti elettori del PD). Non ci sembra di essere così “chiusi”. E i DS, Margherita (oggi PD) cosa hanno fatto in questi anni? Ricordiamo ancora i manifesti di 2-3 anni fa: “il sogno ricomincia!”. In effetti, dopo anni, la Festa dell’Unità tornava a Cavriago, organizzata dai DS. L’anno successivo i manifesti titolavano “il sogno continua”. Il terzo anno il “sogno” era già finito. Più facile aspettare l’assegno del Night, evidentemente, che non riunire i volontari, fare volantini, preparare la sala, trovarsi a pulire il pesce o le verdure, etc.
Appuntamenti importantissimi di convivenza e di coesione sociale, ai quali partecipano sempre tanti concittadini (anche, probabilmente, tanti elettori del PD). Non ci sembra di essere così “chiusi”. E i DS, Margherita (oggi PD) cosa hanno fatto in questi anni? Ricordiamo ancora i manifesti di 2-3 anni fa: “il sogno ricomincia!”. In effetti, dopo anni, la Festa dell’Unità tornava a Cavriago, organizzata dai DS. L’anno successivo i manifesti titolavano “il sogno continua”. Il terzo anno il “sogno” era già finito. Più facile aspettare l’assegno del Night, evidentemente, che non riunire i volontari, fare volantini, preparare la sala, trovarsi a pulire il pesce o le verdure, etc.
Ancora, ogni anno per il Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori, distribuiamo i garofani porta a porta, una bellissima tradizione (e forma di finanziamento) rimasta in uso in pochi Comuni della nostra provincia.
Ma non siamo sempre a “caccia di soldi”. Purtroppo ci tocca anche spenderli! Campagne elettorali, manifesti, volantini, incontri pubblici, proiezioni di film e documentari, “MA ANCHE” iniziative di beneficenza (per Emergency ed AMREF). Inoltre ci sono state, e ci sono, le nostre (piccole?) “battaglie”, come quella contro il centro culturale che si voleva costruire nella dendropoli (con relativa marcia indietro dell’Amministrazione), contro il faraonico progetto di Villa Sirotti, contro le infinite varianti urbanistiche, contro la privatizzazione delle scuole comunali e recentemente per l’Unione dei Comuni che permetterebbe la conservazione dei diritti acquisiti alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi educativi e la stabilizzazione dei precari degli altri settori del Comune.
Tanto “chiusi nelle nostre riunioni di partito”, forse, proprio non siamo. Semplicemente spesso ci capita di avere opinioni differenti da chi governa il nostro Comune: è la Democrazia, bellezza!
2 commenti:
Questo è un sito di parte?
Si, è un sito di parte.
Cose di Sinistra: questo sito.
Cose non di Sinistra: Veltroni.
Cose dall'altra parte: Berlusconi.
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