venerdì 22 febbraio 2008

L'IPOCRISIA DEL SINDACO SULLE SPALLE DI LAVORATORI E PRECARI

COMUNICATO STAMPA 22-02-2008

(IN RISPOSTA AL COMUNICA STAMPA DEL SINDACO, CHE RIPORTIAMO DA COME E' APPARSO SU UN QUOTIDIANO LOCALE IN FONDO ALLA NOSTRA RISPOSTA)

Apprendiamo con stupore dal comunicato di ieri di Vincenzo Delmonte che la nostra proposta relativa alla costituzione dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza “era già stata bocciata dalle altre Amministrazioni”. Siamo assolutamente sbalorditi da questa dichiarazione del Sindaco perché in questi mesi in nessuno spazio pubblico (consiglio comunale, assemblee, mezzi di informazione), nonostante le nostre ripetute richieste di pronunciarsi rispetto alla proposta in oggetto, l’Amministrazione non aveva mai precisato la propria contrarietà e quella degli altri Comuni. Da quel che noi (e i cittadini tutti) sappiamo, gli altri Comuni della Val d’Enza hanno rifiutato al momento la proposta dell’Amministrazione relativa al Consorzio perché resa impraticabile dalla Finanziaria, mentre non è stata mai presentata loro quella dell’Unione. Nonostante che, nell’assemblea pubblica di presentazione del Bilancio 2008 tenutasi due mesi fa, il nostro primo cittadino aveva considerato l’Unione dei Comuni un’opzione possibile insieme a quella del Consorzio e dell’azienda speciale. Quindi tanto una “boutade” non era, la nostra proposta. Vorremmo a questo punto sapere da Delmonte quando le altre Amministrazioni hanno rifiutato l’idea dell’Unione e, a tal proposito, vorremmo conoscere anche le motivazioni contrarie degli altri Sindaci dei Comuni della Val d’Enza.
Ma torniamo a Delmonte: perché racconta sempre delle balle? La verità pura e semplice è che Delmonte, pur di non ammettere che il nostro gruppo abbia delle proposte sensate ed eque, le bolla aprioristicamente come “assurde”, e in nome di questo principio sacrifica i diritti dei lavoratori del Comune. Delmonte poi cade nel grottesco quando indossa i panni del “mecenate dei precari”. Su questa questione in questi mesi abbiamo evitato di polemizzare perché drammaticamente sono in gioco i diritti e il futuro professionale di molti lavoratori del Comune. Abbiamo evitato di polemizzare nonostante si sia tentato in tutti i modi di dividere i lavoratori e di metterli gli uno contro gli altri: da una parte il personale delle scuole e dall’altra i lavoratori precari degli altri servizi. Dobbiamo però a questo punto far emergere che la costituzione dell’azienda speciale per i servizi educativi è stata accompagnata da una meschina e ben conosciuta strategia, quella del “dividi et impera”: da un lato si è cercato di far credere alle insegnanti che i loro diritti acquisti erano garantiti (“cambierà solo l’intestazione della busta paga”, parola del Sindaco), dall’altro si è promesso ai precari la loro stabilizzazione. Le cose purtroppo però non stanno così: le insegnanti, se saranno trasferite nell’azienda speciale, perderanno una serie di diritti come la mobilità esterna e il ricollocamento in altri settori del Comune. Rispetto ai precari, invece, se l’Amministrazione in questi anni li avesse considerati all’interno delle spese di personale si sarebbe potuto procedere immediatamente all’attivazione delle procedure concorsuali e quindi alla loro eventuale stabilizzazione, come del resto sta accadendo in molti Comuni della provincia, in primis nel Comune di Reggio Emilia.
È davvero disgustoso e intollerabile che un Sindaco faccia false affermazioni che riguardano il futuro e i diritti dei lavoratori e che strumentalizzi in questo modo la stabilizzazione dei precari.


LA REPLICA DEL SINDACO
"UNIONE DEI COMUNI, STRADA VECCHIA E GIA' BOCCIATA"
(da "L'informazione di Reggio Emilia", 22-02-2008)

L'Unione dei Comuni della Val d'Enza per la gestione dei servizi educativi non è certo una nuova proposta da parte di Rifondazione Comunista, visto che la stessa era già stata avanzata nel maggio 2007». Così il sindaco di Cavriago Vincenzo Delmonte risponde alla proposta del gruppo di opposizione, e aggiunge: «Quello che però Rifondazione fa finta di non sapere è che gli altri comuni della Val d'Enza non si sono detti favorevoli a tale scelta. Ovvio che abbiamo cercato altre strade per un procedere comune». «Resta il fatto - conclude il primo cittadino - che mentre la giunta cerca di stabilizzare il personale precario, altri propongono strade impercorribili con il solo scopo di essere sempre e comunque "contro". In questo senso come giunta auspichiamo proposte praticabili e non semplici boutade».

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