mercoledì 30 luglio 2008

LETTERA AI PROPIETARI DI "VILLA SIROTTI - BRUNO"

Egregi concittadini,

proprietari del lotto situato al centro del nostro paese, all’interno del quale si trovano un’area verde, un giardino, tre strutture (delle quali “Villa Sirotti” costituisce il pezzo di pregio), non vi chiedete mai quanti anni sono passati dall’acquisto? Tre? Forse quattro?

Sono tre anni (almeno) che siamo, ognuno di noi in parte uguale, proprietari della suddetta area ma non ci è consentito utilizzarla, non possiamo godere, in queste calde giornate estive, del fresco riparo offerto dal lussureggiante giardino, non possiamo, e per la verità non abbiamo mai potuto, ammirare gli splendidi interni della nostra preziosa villa.

Eppure regolarmente paghiamo gli operatori che curano la manutenzione del verde cosi come regolarmente paghiamo l’azienda elettrica per poter vedere la nostra proprietà illuminata "a giorno", ogni sera, dai potenti fari che abbiamo fatto installare.

I lavori nell’area che abbiamo reso edificabile a Corte Tegge per poterci permettere di comprare Villa Sirotti sono iniziati da tempo, alcuni capannoni sono già terminati, basta fare un giro lungo via Bassetta, andando oltre alla pista da motocross, per verificare.

Tutto il paese lo vediamo è un cantiere aperto in funzione della nostra costosa proprietà nella quale però non ci è consentito entrare.

Chiedo quindi a voi. Perché?

Cordiali saluti.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

al pensiero di un altro ecomostro, per di più attaccato ad una villa in un parco, mi vien da piangere.
Per il nome sceglierei SCATLON, se proprio. Piuttosto rivendiamola, la villa.

Remo

Anonimo ha detto...

Fuori-post, lo so... però su tutti i giornali locali da 3 giorni a questa parte, nelle pagine su Cavriago c'è questa notiziona:

“PIZZA, PER I CAVRIAGHESI E’ UN DIRITTO”.

E ogni volta mi sbaglio e leggo “PIAZZA”, pensando quindi ad un rilancio del centro come aggregazione sociale, luogo della collettività. Poi apro il giornale e mi ritrovo la foto di una pizza margherita, e realizzo.

Quando otterremo il sacrosanto diritto alla piadina? Sacrificherei volentieri chessò... il mio diritto all'istruzione per esempio, in cambio del diritto alla piadina!

LF

Anonimo ha detto...

E poi il consiglio d'Europa ci accusa di violare i diritti umani......

Anonimo ha detto...

BRAVI!
NON è POSSIBILE BUTTARE VIA I SOLDI IN QUEL MODO! 8 MILIONI DI EURO PER UNA BIBLIOTECA? CON TUTTO QUELLO CHE SI POTEVA FARE CON QUEI SOLDI! MA SCHERZIAMO?

NICOLA

Anonimo ha detto...

Certo! Spendiamoli in un bel Palazzetto per la Pallavolo 8 milioni!

Anonimo ha detto...

Vorrei dare il mio contributo alla polemica, aizzando qua e la.

Per qunto riguarda l'ecomostro, credo che il termine sia volutamente ed erroneamente "criminalizzante".
Il progetto del nostro architetto Menozzi mi è piaciuto, nonostante sia estremaemte moderno e credo possa ambientarsi bene, poi se non piace il moderno..........
Il mancato utilizzo da anni del bene acquistato secondo me è obbligato; non essendoci attività di nessun tipo ( qundi controllo ) lasciare aperto al pubblico un giardino eclettico del genere sicuramente lo porterebbe presto alla rovina.

Piuttosto poteva essere utilizzato per qualche spettacolo serale, dando almeno l'impressione dell'appartenenza alla comunità.
Inutile lamentarsi di quei due fari che rischiarano la notte della Villa Sirotti, sarei più preoccupato dei chilometri e chilometri di piste ciclabili illuminate ogni 20 metri per un uso che è limitato specie d'inverno.

La mia vera preoccupazione è dopo :
- sarà in grado di gestire tutto quanto si è previsto?
- non sarà sovraddimensionato rispetto alle reali esigenze di Cavriago?
- non sarà un papocchio di attività miste oltre la biblioteca?
- ma quanto ci costa?

ah!!!...... saperlo.

Per il palazzetto ?
vox populi (quindi vox dei) parla di una buona offerta dell'Edilesse per costruirlo, ma rifiutata dal Comune.
Sarebbe interessante sapere i dettagli, ma a noi fuori palazzo nulla è detto.
Qualcuno nella commissione sport ne sa qualcosa?
Certo che si è perso qulcosa di grande, a cominciare dall'identità sportiva di un paese, per finire al mero orgoglio campanilistico.
Forse se si fosse inserita una qualche sala per il CINEMA NOVECENTO sarebbe andata diversamente ( il dieretto interessamento di qualcuno conta ancora sulle decisioni !!!)

Anonimo ha detto...

grazie davvero per il contributo, fa piacere sentire il parere di altri cittadini.

Faccio una piccola premessa sul tema villa sirotti: come dici tu il progetto può piacere o non piacere, il tema che abbiamo sempre posto su tutto era che la decisione a monte (se acquistare villa sirotti) andava sottoposta al giudizio dei cittadini, visto che non era nel programma elettorale e visti i costi che comporta per le casse pubbliche. Con tutto quello che ne conseguiva, arrivando anche a discutere se era il caso poi di costruirvi all'interno il centro culturale. Insomma affrontando pubblicamente tutti i tuoi dubbi, o quelli di tante altre persone.

Finita la premessa, che è anche un giudizio, dico la mia, personale, una voce (inascoltata) tra le tante: le costruzioni moderne possono piacere o non piacere, personalmente non mi piacciono quando sono attaccate a costruzioni o inserite in contesti con i quali non hanno nulla a che spartire, come una villa e un parco di inizio '900. Il progetto poteva anche essere di calatrava, ed essere bellissimo, ma un'opera architettonica non può ignorare quanto la circonda. In paese abbiamo già alcuni obbrobri (il municipio stesso sempre a mio personale modo di vedere), errori di un periodo dove ovviamente questa sensibilità non c'era, e sicuramente si doveva anteporre la necessità all'estetica, ma mi stupisce rivedere gli errori ripetersi oggi. E senza avere certezza, come tu dici, della necessità.

La scelta di pochi insomma ricadrà sui tanti, ignorati, i quali nutrono come te e me pesanti dubbi.

Per la pallavolo, già altre persone sono intervenute in merito, anche se in forma di battuta. Si, anche al sottoscritto incuriosisce l'intera vicenda. Ma non ho elementi sufficienti per dare giudizi, come fai notare si parla ancora di voci e non è uscito molto di ufficiale. Stamattina in piazza alcuni parlavano di una proposta della società al comune, rifiutata da quest'ultimo. Vediamo se qualcuno della commissione 100 cittadini gruppo attività sportive o altri sapranno darci qualche ragguaglio in più!

LF

Anonimo ha detto...

Credo che non si possa sottoporre a "referendum popolare" un progetto architettonico, la modernità è difficile da capire e da accettare.
Per esempio c'è stata molta polemica sulla rotonda Gerra e sul suo monumento.
Non posso permettermi di criticare il monumento, è un'opera d'arte molto moderna, può piacere o non piacere, ma se mi è permesso mi ripugnano quei catafalchi di cemento armato che dovrebbero essere panchine, non mi piace la rotonda fatta con un binario do ferro piegato, ecc. ecc.
Tornando al progetto del centro culturale il primo progetto inglobava la villa direttamente nel progetto moderno, poi per un veto della sovrintendenza il secondo mi sembra [ non l'ho visto bene ] che la villa e giardino siano separate dalla parte moderna.
Questo è già un passo, resta da vedere, se separati, come viene utilizzata la villa.
Non ci saranno fatti degli uffici per pochi privilegiati?
Io mi auguro che possa essere resa disponibile alla popolazione, a chi l'ha pagata, magari con mostre, concerti, esposizione di foto e storia del paese,ed altro
Per quanto riguarda il palazzetto, le voci mi sono venute da più parti con dettagli che non possono essere inventati : offerta da parte dell'Edilesse, in cambio di edificazione di capannoni a Corte Tegge terreni di proprietà Edilesse.
Mi è stata riferita anche una cifra in € che rimaneva scoperta e che il comune avrebbe potuto ( o dovuto) stanziare.
Non posso credere che Il Cavriago Volley e il suo sponsor non abbiano fatto niente per fare restare a Cavriago l'avventura prestigiosa della serie A, qualche offerta devono averla fatta.
Però di questo non se ne sa niente, sarà pur stato discusso da qualcuno?
o forse in commissione non è nenache arrivata la proposta, decisione presa a Monte (del-).

vi chiedo,a fronte dell'esproprio del volley,ma 2-3 milioni di euro per i dossi ( vedi volantino bassa velocità n°8 ) non vi sembrano un po’ eccessivi per Cavriago ?

Anonimo ha detto...

"Credo che non si possa sottoporre a referendum popolare un progetto architettonico."

Solo per chiarezza: sono d'accordo, infatti dicevo che andava sottoposto a referendum popolare il fatto di acquistare o meno la villa.

Per il progetto architettonico invece, sicuramente esistono modi e metodi per far partecipare comunque molti più cittadini. Ad esempio una mostra con vari progetti, con i cittadini stessi che votano quello che preferiscono. Niente referendum quindi, ma comunque un percorso ben diverso e più coinvolgente davanti a questa impresa che riguarda, in un modo o nell'altro, tutti i cavriaghesi!

grazie ancora per il contributo!

LF

Anonimo ha detto...

aggiungo due cose:

- gli ambienti della villa saranno quasi tutti occupati da uffici
- nulla mi pare sia stato ancora deciso, invece, sull'utilizzo dell'attuale centro culturale. Mi pare una mancanza gravissima, essendo un edificio collocato nel vero centro del paese, la piazza, che dovrebbe recuperare quel ruolo sociale di rilievo che ha perso negli ultimi anni.

LF

Anonimo ha detto...

Benissimo il concorso di idee, avrebbe sicuramente mosso lo spirito critico dei cavriaghesie magari stimolato critiche più che mai costruttive.

Premetto che sono stato favorevole all'acqusito da subito in quanto occasione irripetibile.
Oggi non sono più così sicuro, ma un referendum popolare con un risultato 51/49 avrebbe cambiato el cose? o diviso il paese solamente?

Anonimo ha detto...

bè, allora si dovrebbero evitare le elezioni politiche dove il risultato è quasi un pareggio... l'alternativa è la decisione di pochi, come è avvenuto, quindi non sapremo mai se i favorevoli erano l'80%, o il 20%.
Ma la cosa davvero importante è che quando si prendono decisioni affrettate, forse non si valutano appieno tutte le conseguenze. Come tu dici, eri inizialmente favorevole, probabilmente lo sei ancora, ma però dei dubbi li hai. Forse perché nel frattempo hai ascoltato altre voci. O in te stesso sono sorte domande. Un referendum prevede che si espongano, prima del voto, i pro e i contro. Al tempo così non fu. Si fecere lo cose in fretta. Forse troppo.

LF

Anonimo ha detto...

Secondo me c'è una certa differenza , alle elezioni segue una discussione politica ,si cercano accordi di governo, poi semmai si torna alle urne, in un referendum questo non è possibile, o si o no.
Ritengo che i pro e i contro siano stati valutati, l'unico contro è stato : ci impoma il bilancio per tot anni!
Cosa verissima, fatto salvo poi spendere l'ira di dio per la bassa velocità.

Per la palazzina dell'attuale sede del centro culturale, voci di paese mi dicono che sarà utilizzato per l'ufficio od uffici del sindaco ( liberando spazione nell'attuale sede municipale) e sarà ripristinata la sala per le cerimonie di unione civile.
Poi è un si dice..........
Apriamo un sondaggio sul come i Cavriaghesi vorrebbero utilizzarla ?

E' vero, sono stato e resto favorevole, ed i miei dubbi riguardano le capacità di gestione e le attività che si vogliono svolgere, troppe per fare un lavoro di qualità per ogni settore.
Vale sempre il poco ma buono, invece temo assomiglerà ad un fast food della cultura, tanto per farsi belli con l'esterno, insomma il famoso Beaubourg(dei poveri?)annunciato anche dal precedente sindaco.

Anonimo ha detto...

beh, l'elemento negativo che citi (il bilancio) non è cosa da poco, in periodo di tagli. Soprattutto perchè dal bilancio derivano tutti gli investimenti del comune (alloggi pubblici, strade, assistenza sociale). Poi ne aggiungi tu stesso altri: opera troppo grande? Proseguo io: scempio paesaggistico (villa del 900 con costruzione moderna a fianco)? Ancora sostituzione di spazi verdi con un pò di cemento (il centro culturale non occuperà solo lo spazio attualmente occupato dagli edifici "secondari" del complesso)? Costi di manutenzione di un parco del genere (quindi non solo quelli di edificazione)? In ogni caso anche quell'unico contro che tu citi NON è stato valutato. S'aveva da fare l'acquisto, e si è fatto, ed è stata scelta di POCHI.

Sull'attuale centro culturale: un sondaggio? Perchè no? O perché non ascoltare le associazioni? E va bene liberare spazi in comune, ma per utilizzarli come, visto che il comune non è certo sinonimo di grande affluenza partecipativa? Mi sembra un'operazione fatta solo per non lasciare un "vuoto" nel centro della piazza, e nasconderlo dietro l'angolo (l'attuale municipio, meno visibile se non per la sua bruttezza).

Di fondo: mi piace discutere di queste cose. Mi spiace che qualsiasi opinione, le mie e le tue, siano inutili.

LF