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martedì 7 ottobre 2008

PD: PROPAGANDA DEMOCRATICA


Un articolo pubblicato su "l'informazione" di Reggio Emilia riporta la notizia, pubblicata la settimana scorsa dal nostro blog, relativa al costo sostenuto dal Comune per il nuovo logo del Centro Culturale, il Multiplo. L'articolo riporta anche una intervista al Sindaco che difende quanto fatto, dicendo che "La cifra spesa non è eccessiva" (d’altronde, stessa considerazione aveva fatto per il compenso del nuovo direttore dell’Azienda Speciale Cavriago Infanzia, € 30.000 per 4 mesi, cioè € 7.500 al mese).
Non è nostro intento, al momento, proseguire con questa polemica, siamo certi che ogni cittadino sia in grado di farsi un'idea rispetto a una spesa del genere (12.440 €) sostenuta per l'ideazione di un logo e siamo certi che qualsiasi cittadino giudichi questa cifra elevata.
Non ci soffermiamo più di tanto neppure a fare delle considerazioni sul significato di una scelta del genere, l'immagine, la comunicazione, l'apparire ecc.
Quello che più ci interessa in questo momento è legato alla conclusione dell'intervista dove il Sindaco dichiara, rispetto al costo per la costruzione del nuovo Centro Culturale (3milioni e 600mila euro) che si tratta di una «Cifra questa molto alta ma tale Centro è fortemente voluto dalla maggior parte dei cavriaghesi, quindi sono soldi ben spesi».
Ecco. Gentile Sindaco che spesso hai accusato con disprezzo le opposizioni di mentire, ti chiediamo: su che basi rilasci tali dichiarazioni?
Era forse, l'acquisto di villa sirotti (3.3 milioni di euro) presente nel vostro programma elettorale? non ci risulta.
E’ forse stata fatta una consultazione che coinvolgesse direttamente i cittadini (tipo un referendum come noi avevevamo proposto...)? non ci risulta.
Almeno un sondaggio? non ci risulta.
Ci risulta invece che sia stata una decisione unilaterale presa dall'attuale giunta senza consultare in alcun modo democratico e trasparente la cittadinanza. Lo stesso autoritarismo dimostrato in questi giorni dallo Stato nella vicenda del referendum vicentino...
Restiamo in attesa di essere smentiti.

martedì 30 settembre 2008

LO SAPEVATE CHE...


…per il logo qui sopra, per il nuovo Centro Culturale di Villa Sirotti, l’amministrazione ha speso € 12.240,00 (dodicimiladuecentoquaranta euro) di soldi pubblici?

Che se lo chiamavamo solo “Centro Culturale”, il costo era pari a ZERO?

mercoledì 30 luglio 2008

LETTERA AI PROPIETARI DI "VILLA SIROTTI - BRUNO"

Egregi concittadini,

proprietari del lotto situato al centro del nostro paese, all’interno del quale si trovano un’area verde, un giardino, tre strutture (delle quali “Villa Sirotti” costituisce il pezzo di pregio), non vi chiedete mai quanti anni sono passati dall’acquisto? Tre? Forse quattro?

Sono tre anni (almeno) che siamo, ognuno di noi in parte uguale, proprietari della suddetta area ma non ci è consentito utilizzarla, non possiamo godere, in queste calde giornate estive, del fresco riparo offerto dal lussureggiante giardino, non possiamo, e per la verità non abbiamo mai potuto, ammirare gli splendidi interni della nostra preziosa villa.

Eppure regolarmente paghiamo gli operatori che curano la manutenzione del verde cosi come regolarmente paghiamo l’azienda elettrica per poter vedere la nostra proprietà illuminata "a giorno", ogni sera, dai potenti fari che abbiamo fatto installare.

I lavori nell’area che abbiamo reso edificabile a Corte Tegge per poterci permettere di comprare Villa Sirotti sono iniziati da tempo, alcuni capannoni sono già terminati, basta fare un giro lungo via Bassetta, andando oltre alla pista da motocross, per verificare.

Tutto il paese lo vediamo è un cantiere aperto in funzione della nostra costosa proprietà nella quale però non ci è consentito entrare.

Chiedo quindi a voi. Perché?

Cordiali saluti.

martedì 22 aprile 2008

LA FORD MODELLO T E IL NUOVO CENTRO CULTURALE

Qualche cittadino di Cavriago avrà letto dell'incontro pubblico che si è svolto ieri lunedì 21 aprile per la “Presentazione del progetto esecutivo del Nuovo Centro Culturale” situato nell'area di Villa Sirotti-Bruno che, a detta dell'Amministrazione “rappresenta il momento finale di un lungo percorso di ascolto e di confronto con i cittadini di Cavriago”.

I cittadini ricorderanno che la scelta di acquistare Villa Sirotti fu una scelta unilaterale da parte della maggioranza del Consiglio Comunale. Non era nel programma della stessa maggioranza, non ci fu nessun coinvolgimento della cittadinanza attraverso mezzi più democratici (noi sostenemmo l’idea di un referendum) per quello che era, è, e sarà, uno dei più imponenti investimenti pubblici della storia di Cavriago.

Tuttavia, come allora, anche nel caso della scelta del progetto architettonico la maggioranza reputa di avere ascoltato tante e tante voci, in ogni fase di realizzazione.
Ma dove erano quelle voci se la (grande) maggioranza delle persone presenti ieri sera erano dipendenti comunali o riconducibili ai partiti? Come ha fatto, se i comitati dei 100 cittadini non vengono convocati dal 22 ottobre 2007 per quanto riguarda la Cultura e dall'11 luglio 2007 per quanto riguarda i Lavori Pubblici? Come, se le opposizioni non sapevano nulla del progetto?

Semplice: come già è stato spiegato per l'acquisto dell'area Sirotti-Bruno, il Sindaco ha ricevuto tante telefonate, tante e-mail, e ha incontrato tante ma tante persone per strada. Chi siano questi “tanti”, e come possa il primo cittadino dimostrare il loro tanto interesse, rimane un mistero. Perché non si presentano in queste assemblee pubbliche è un altro mistero. Cosa si siano detti il sindaco e queste persone e come i loro suggerimenti siano eventualmente stati accolti, ulteriore mistero.
Ma a noi una politica “nascosta” (che il sindaco chiama “tra la gente”) non piace
.

Però qualche cittadino ha “partecipato” effettivamente. Ed era presente in sala. Cittadini entusiasti, quasi tutti. Incuranti solo di un fatto: loro, gli “eletti”, anzi i “nominati” (dal Sindaco), sono divenuti improvvisamente cittadini di serie A, si sono elevati sopra i loro concittadini senza che questi affidassero loro una delega decisionale.
Ancora non abbiamo capito, non sappiamo, quali proposte abbiano avanzato questi cittadini, e quante e quali di queste proposte siano state accettate. Non c’è né stata traccia.
Unico elemento positivo è che questi cittadini erano davvero entusiasti, come abbiamo scritto sopra. Forse che abbiamo ragione quando affermiamo che “far partecipare (davvero) i cittadini” è importante? Peccato che altri cittadini non siano stati coinvolti.

Riteniamo che in tutta questa vicenda ci sia stato un deficit di informazione pesantissimo e che parole come ascolto e confronto sono utilizzate a soli fini propagandistici.
Quello che verrà costruito è infatti sostanzialmente l'opera di un architetto e della sua contrattazione con la Sovrintendenza dei Beni Culturali, che ha portato significative modifiche al progetto che tutti hanno visto reclamizzato su Paese Nostro.
Questa non è partecipazione, è decisionismo.


Non pensate, come è stato detto ieri sera da alcuni, che far partecipare la cittadinanza alle scelte avrebbe comportato uno slittamento di anni nella realizzazione del progetto; sarebbe bastato infatti proporre 2 o 3 progetti sui quali la cittadinanza avesse potuto esprimere il proprio parere, scegliendone uno. Ed è solo un esempio.

Ma a Cavriago, come diceva Henry Ford relativamente al Modello T, "potete scegliere il colore che volete, purchè sia nero".
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PS: per chi non c'era, la Villa, punto centrale del lotto acquistato per 3.3 milioni di euro (altro che "costo zero"), verrà utilizzata praticamente solo per gli uffici dei dipendenti comunali.
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PPS: un’altra domanda, che forse qualcuno avrebbe posto se il confronto fosse stato allargato a più cittadini, era “quanto costerà mantenere il verde della Villa, il suo splendido giardino?”. Risposta del Sindaco: “non si possono fare supposizioni ora, si vedrà quando il tutto sarà finito”. Strabiliante. Per fortuna che la risposta l’ha data, per quanto approssimativa, l’esperto del verde presente in sala: 10.000-15.000 euro all’anno. Sarebbe stato meglio fare un’analisi accurata, e addirittura farla prima dell’acquisto, visto sarà questa una spesa annuale che ricadrà su tutta la comunità, su tutti i cittadini.
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PPPS: ancora non sappiamo invece come e da chi verranno utilizzati i locali dell’attuale biblioteca in Piazza Zanti. Visto che sempre qualcuno sosteneva che era importante costruire il centro culturale a Villa Sirotti in quanto “ridava vita ad un centro storico sempre più abbandonato”.