martedì 22 aprile 2008

LA FORD MODELLO T E IL NUOVO CENTRO CULTURALE

Qualche cittadino di Cavriago avrà letto dell'incontro pubblico che si è svolto ieri lunedì 21 aprile per la “Presentazione del progetto esecutivo del Nuovo Centro Culturale” situato nell'area di Villa Sirotti-Bruno che, a detta dell'Amministrazione “rappresenta il momento finale di un lungo percorso di ascolto e di confronto con i cittadini di Cavriago”.

I cittadini ricorderanno che la scelta di acquistare Villa Sirotti fu una scelta unilaterale da parte della maggioranza del Consiglio Comunale. Non era nel programma della stessa maggioranza, non ci fu nessun coinvolgimento della cittadinanza attraverso mezzi più democratici (noi sostenemmo l’idea di un referendum) per quello che era, è, e sarà, uno dei più imponenti investimenti pubblici della storia di Cavriago.

Tuttavia, come allora, anche nel caso della scelta del progetto architettonico la maggioranza reputa di avere ascoltato tante e tante voci, in ogni fase di realizzazione.
Ma dove erano quelle voci se la (grande) maggioranza delle persone presenti ieri sera erano dipendenti comunali o riconducibili ai partiti? Come ha fatto, se i comitati dei 100 cittadini non vengono convocati dal 22 ottobre 2007 per quanto riguarda la Cultura e dall'11 luglio 2007 per quanto riguarda i Lavori Pubblici? Come, se le opposizioni non sapevano nulla del progetto?

Semplice: come già è stato spiegato per l'acquisto dell'area Sirotti-Bruno, il Sindaco ha ricevuto tante telefonate, tante e-mail, e ha incontrato tante ma tante persone per strada. Chi siano questi “tanti”, e come possa il primo cittadino dimostrare il loro tanto interesse, rimane un mistero. Perché non si presentano in queste assemblee pubbliche è un altro mistero. Cosa si siano detti il sindaco e queste persone e come i loro suggerimenti siano eventualmente stati accolti, ulteriore mistero.
Ma a noi una politica “nascosta” (che il sindaco chiama “tra la gente”) non piace
.

Però qualche cittadino ha “partecipato” effettivamente. Ed era presente in sala. Cittadini entusiasti, quasi tutti. Incuranti solo di un fatto: loro, gli “eletti”, anzi i “nominati” (dal Sindaco), sono divenuti improvvisamente cittadini di serie A, si sono elevati sopra i loro concittadini senza che questi affidassero loro una delega decisionale.
Ancora non abbiamo capito, non sappiamo, quali proposte abbiano avanzato questi cittadini, e quante e quali di queste proposte siano state accettate. Non c’è né stata traccia.
Unico elemento positivo è che questi cittadini erano davvero entusiasti, come abbiamo scritto sopra. Forse che abbiamo ragione quando affermiamo che “far partecipare (davvero) i cittadini” è importante? Peccato che altri cittadini non siano stati coinvolti.

Riteniamo che in tutta questa vicenda ci sia stato un deficit di informazione pesantissimo e che parole come ascolto e confronto sono utilizzate a soli fini propagandistici.
Quello che verrà costruito è infatti sostanzialmente l'opera di un architetto e della sua contrattazione con la Sovrintendenza dei Beni Culturali, che ha portato significative modifiche al progetto che tutti hanno visto reclamizzato su Paese Nostro.
Questa non è partecipazione, è decisionismo.


Non pensate, come è stato detto ieri sera da alcuni, che far partecipare la cittadinanza alle scelte avrebbe comportato uno slittamento di anni nella realizzazione del progetto; sarebbe bastato infatti proporre 2 o 3 progetti sui quali la cittadinanza avesse potuto esprimere il proprio parere, scegliendone uno. Ed è solo un esempio.

Ma a Cavriago, come diceva Henry Ford relativamente al Modello T, "potete scegliere il colore che volete, purchè sia nero".
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PS: per chi non c'era, la Villa, punto centrale del lotto acquistato per 3.3 milioni di euro (altro che "costo zero"), verrà utilizzata praticamente solo per gli uffici dei dipendenti comunali.
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PPS: un’altra domanda, che forse qualcuno avrebbe posto se il confronto fosse stato allargato a più cittadini, era “quanto costerà mantenere il verde della Villa, il suo splendido giardino?”. Risposta del Sindaco: “non si possono fare supposizioni ora, si vedrà quando il tutto sarà finito”. Strabiliante. Per fortuna che la risposta l’ha data, per quanto approssimativa, l’esperto del verde presente in sala: 10.000-15.000 euro all’anno. Sarebbe stato meglio fare un’analisi accurata, e addirittura farla prima dell’acquisto, visto sarà questa una spesa annuale che ricadrà su tutta la comunità, su tutti i cittadini.
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PPPS: ancora non sappiamo invece come e da chi verranno utilizzati i locali dell’attuale biblioteca in Piazza Zanti. Visto che sempre qualcuno sosteneva che era importante costruire il centro culturale a Villa Sirotti in quanto “ridava vita ad un centro storico sempre più abbandonato”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

DOPO IL VOTO
La relazione di Giulio Fantuzzi, segretario provinciale del Pd, all'Assemblea Provinciale del partito:
il Pd punta al dialogo con il centro e l’Udc.

-l'informazione di Reggio, 22/04/2008

Vai con cavezza assessore!