venerdì 28 marzo 2008

UN PROGRAMMA DI PARTE, PARTE 2!

Un programma che sta da una parte, il fututo.

Politica ambientale
La Sinistra l’Arcobaleno è impegnata per la piena e completa attuazione delle misure previste dal Protocollo di Kyoto, base di partenza per raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione Europea per contrastare gli effetti del cambiamento climatico: entro il 2020 almeno il 20% dell’energia primaria dovrà essere prodotta con fonti rinnovabili, le emissioni in atmosfera dovranno essere ridotte di un altro 20% e ancora un 20% è il risparmio di energia da ottenere attraverso un ampio recupero di efficienza energetica.

Per raggiungere questi obiettivi :

Politica Energetica
E’ necessario un profondo cambiamento del nostro sistema energetico e ambientale che, partendo dalla conferma del no al nucleare, progetti e realizzi la progressiva fuoriuscita dall’uso dei combustibili fossili, a partire dal carbone e dal petrolio, usando il gas naturale come combustibile di transizione verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Investire nelle fonti rinnovabili, in particolare promuovendo il solare (anche attraverso il proseguimento del Conto energia), e sostenendo la ricerca e gli interventi a favore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico è quindi una priorità. La Sinistra Arcobaleno propone una grande investimento pubblico: pannelli solari su tutti i tetti delle case (non edifici storici) e dei condomini. Un grande piano che permetterebbe risparmio energetico, diminuzione dell’inquinamento, qualità nell’uso delle tecnologie avanzate, nella ricerca e nell’innovazione, con la creazione di circa 100mila nuovi posti di lavoro.

Politica dei rifiuti
In coerenza con le direttive comunitarie proponiamo una politica non incentrata sull’incenerimento ma fondata sulla riduzione all’origine, sulla raccolta differenziata capillare e sul riciclaggio impostato come importante filiera di recupero di materia, investendo su tecnologie avanzate per il recupero e lo smaltimento già utilizzate in altre realtà europee.

Le grandi opere
La Sinistra l’Arcobaleno propone di abbandonare la realizzazione di opere faraoniche e dannose come il MOSE, la TAV, il Ponte sullo Stretto, privilegiando invece la sistemazione e il potenziamento delle attuali infrastrutture, sviluppando e incentivando il trasporto su rotaia, le autostrade del mare e i valichi alpini, investendo sui servizi per i pendolari così come sulla mobilità nelle città, realizzando infrastrutture come le metropolitane e investendo su mezzi ad energia pulita.

La difesa del territorio
Per la difesa del suolo, che deve essere utilizzato in modo razionale, con politiche di prospettiva, attraverso una legge quadro che ne regolamenti l’utilizzo contro la speculazione edilizia, per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, per un utilizzo sostenibile, per un inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie. Proponiamo, inoltre, una decisa politica di conservazione e ripristino del paesaggio, che è la più grande risorsa a rischio del nostro Paese, e la salvaguardia degli ecosistemi montani e delle economie non invasive come parte integrante di un consapevole agire sugli equilibri di ciclo delle acque e del clima.

L’acqua bene comune
Per la tutela, il governo e la gestione totalmente pubblica dell'acqua, sostenendo la legge di iniziativa popolare depositata in parlamento dai movimenti, ripubblicizzando in tutto il paese un bene naturale e un diritto umano universale e indispensabile all'esistenza della vita umana.



UNA NOTA LOCALE: Cavriago e il Verde. Attrezzato però.


Sul nostro Blog ci piace parlare più del nostro Paese che non dei massimi sistemi. Quindi a questo post dedicato alla politica ambientale de LA SINISTRA L'ARCOBALENO a livello nazionale aggiungiamo una "piccola" nota conclusiva a carattere locale.


E’ strano che, ogni volta che la giunta si appresta a coprire i prati con tonnellate di “buon” cemento, sia pronta a giustificarsi con la frase “ricordiamo che Cavriago ha la più alta percentuale di verde pubblico attrezzato pro-capite”. E ogni volta si rimane un po’ perplessi… ma com’è possibile se Cavriago ha il più alto rapporto di abitanti per kmq (quasi 600 ab/kmq, vedi post http://cavriago.blogspot.com/2008/03/la-crescita-infinita.html) rispetto a tutti i comuni limitrofi? Com’è possibile che gli abitanti di S.Polo, un comune grande il doppio del nostro, con poco più di 5.500 abitanti, e una densità di 174 abitanti per kmq, abbia meno verde di noi?

La risposta è in quella parola, forse sfuggita, all'interno della frase: “attrezzato”. Quella parola indica, generalmente, i parchi, ed esclude prati e boschi naturali, aree verdi non toccate, “abbellite” dall’intervento umano. E proprio per questo, vien da pensare, gli altri comuni non hanno la nostra urgenza di “attrezzare” (sic!) il verde: loro hanno campi, cespugli, alberi in quantità ben superiore ai noi, anche se forse un po’ più impervi e difficili da raggiungere. Ma davvero questo è un male?

Da piccoli tutti noi giocavamo in quei campi e in quei prati, spesso a ridosso delle nostre case. Non ci serviva l'altalena, la rete, la giostra. Ci piaceva nasconderci nei cespugli, affrontare "il pericolo dei boschi" (in realtà pochi alberi, ma più attraenti per la nostra immaginazione che le piante ordinate e pulite dei parchi), tuffarci tra l'erba alta. Se non c'erano le porte e le reti, si mettevano i sassi e si giocava comunque a pallone. E una volta cresciuti, in quei campi ci si andava anche a consumare i primi rapporti sessuali, (ovviamente prematrimoniali). Provate invece a spogliarvi con il vostro partner in un parco attrezzato: se va bene sarete considerati esibizionisti pervertiti... Che sia per questo che la maggioranza, nella loro nuova veste pro-vaticano, è così impegnata nella cementificazione di ogni filo d'erba che non sia curato da un giardiniere?

I parchi attrezzati sono certo utili per quei soggetti con problemi motori (diversamente abili, anziani), e vanno ampliati e curati. Ma forse un paese diviso esclusivamente tra fabbricati e ordinati parchi-giardino assomiglierebbe troppo ad un paesaggio di “plastica”, “falso”. Facciamo che così non sia. Basta cemento please. E basta panzanate.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non avendo una famiglia bigotta non ho bisogno di andare in un campo per sc..are. Vorrà dire che andrò a san Polo in caso di bisogno

Anonimo ha detto...

Se non hai bisogno di andare in un campo perché poi dici che valuti la possibilità di andare a S.Polo?
La soluzione quindi è quella di andare a S.Polo per cercare un campo? Ok, ognuno ha una sua idea di sviluppo del paese :)