giovedì 26 marzo 2009

NOI E LA CRISI: LAVORO



La crisi economica che il mondo globalizzato sta vivendo scarica il proprio peso principalmente sugli strati più deboli della popolazione. E’ una crisi che ha radici talmente profonde e radicate nel modello stesso di sviluppo fino ad oggi imperante da non lasciare prevedere soluzioni in tempi brevi.
Anche in provincia di Reggio Emilia, con tutte le specificità e positività del caso, la crisi fa sentire i propri effetti: sono infatti oltre 10.000 i lavoratori in cassa integrazione (tra ordinaria e straordinaria) in Provincia. Questo dato è allarmante relativamente alla portata della crisi perché è un dato tracciabile che consente di farsi un’idea di quanti lavoratori possano, silenziosamente, aver perso il lavoro.
Il numero di precari, lavoratori interinali, lavoratori autonomi, lavoratori a tempo determinato ecc non è quantificabile. Lavoratori con scarsa qualifica professionale, giovani, donne e stranieri sono le tipologie di lavoratore su cui si scarica maggiormente il peso della crisi.
Le amministrazioni locali, i partiti, devono e dovranno fare molto di più di quanto stanno facendo oggi.
Dovranno spiegare cosa sta succedendo, essere in campo dalla parte dei lavoratori, organizzare momenti di incontro e di solidarietà, stare con la CGIL, l’unica vera forza di opposizione sociale alle agghiaccianti politiche di questo governo, senza ma anche.
Non si può sottovalutare questa crisi perché una uscita a destra vorrebbe dire un ulteriore spostamento del paese verso il ritorno ad un passato che a tutti noi deve mettere i brividi.

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