Ormai tutte le carte sono scoperte e in tavola. A poco servono le dichiarazioni della stilista - brand che sostiene di non avere portato capitali all'estero: l'azienda verrà commissariata, sotto il peso di centinaia di milioni di euro di debito e noi siamo però certi che, nonostante il crack dell'azienda, nessun componente della famiglia si metterà in fila ai centri per l'impiego o tantomento frequenterà corsi di formazione per riqualificarsi professionalmente. Il capitale privato per assicurarsi un futuro agiato, che sia all'estero o in italia poco importa, loro, gli astuti manager creativi, l'hanno messo da parte.
Diverso è il discorso dei lavoratori e delle lavoratrici del gruppo, ora in attesa della Prodi-bis e giustamente preoccupati per il futuro, che hanno proclamato 4 ore di sciopero per giovedi 4 marzo con presidio davanti all'ingresso dell'azienda.
Non mancheremo, ancora una volta, per portare il nostro sostegno, la nostra solidarietà e per esprimere il nostro sdegno nei confronti di una proprietà irresponsabile che ha preso in giro tutti, a partire dai lavoratori e dalla comunità Cavriaghese.
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