mercoledì 30 giugno 2010

CASO BURANI: NON ESISTE SENSO DEL PUDORE

Insieme alla notizia del'avvenuto allontanamento della Signora Mariella Burani dal Mariella Burani Fashion Group apprendiamo dai mezzi di informazione anche della volontà della stilita di portare avanti un proprio marchio Mariella Arduini. Si tratterebbe di una beffa clamorosa (per altro su una strada già battuta anche dal "Cavalier" Tanzi) per le centinaia di lavoratrici e lavoratori dell'azienda cavriaghese che oggi sono in cassa integrazione straordinaria e per i fornitori che sono creditori del Mariella Burani Fashion Group.
Tutte queste persone vedono i responsabili del crack abbandonare impunemente l'azienda per ripartire da zero, senza debiti, con una nuova attività.
Ci chiediamo quando dovremo aspettare perchè in Italia si introducano leggi che regolino la finanza, si tassino gli speculatori e si puniscano duramente i bancarottieri e chi produce falso in bilancio (reato depenalizzato da Berlusconi).
Ci chiediamo infine se esista mai un senso del pudore di questi padroni che non hanno neppure avuto la dignità morale di chiedere scusa pubblicamente per quanto fatto a decine e decine di lavoratrici e lavoratori, diretti e dell'indotto, e alle loro famiglie.

Immagine by Tritatutto.

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