
Questa mattina la
Brigata di Solidarietà Attiva e il
Partito della Rifondazione Comunista hanno attivato, in Piazza Caduti di Legoreccio a Vetto, un punto di raccolta per sostenere il presidio e le famiglie dei lavoratori della
Sadon.
140 lavoratrici e lavoratori, tra Vetto e Casalgrande, sono da settembre senza stipendio. La loro azienda, la Sadon, è in regime di concordato.
Dal 29 ottobre i
lavoratori sono in agitazione ed hanno deciso di bloccare l'attività produttiva e l'accesso allo stabilimento di Vetto attuando un
presidio permanente davanti ai cancelli.
Dal 2 novembre il blocco è stato esteso anche allo stabilimento di Casalgrande.
La proprietà dopo aver
mentito sulla situazione economica e finanziaria non intende dare visione delle carte del concordato e
fa mancare informazioni circa i possibili acquirenti.
È ora necessario attivarsi per consentire ai lavoratori di
ricevere gli stipendi arretrati e un reddito in futuro, senza aspettare i tempi classici del regime concordatario (marzo-aprile 2010!).
Occorre anche che la
proprietà renda pubblici tutti gli atti relativi al concordato e chiarisca se esistono
eventuali soluzioni future per la sopravvivenza della Sadon e la salvaguardia dei posti di lavoro .
Il
blocco dei licenziamenti, l'estensione della
cassa integrazione a tutti i lavoratori e le lavoratrici che perdono il posto di lavoro, la creazione di un
salario sociale per i disoccupati, la richiesta di un
aumento salariale e pensionistico generalizzato, la
lotta alla precarietà sono i punti principali della nostra proposta e delle nostre rivendicazioni.
Il PRC-SE e la Brigata di Solidarietà Attiva di Reggio Emilia invitano
tutti i lavoratori e le lavoratrici della provincia a sostenere le lotte dei lavoratori della Sadon.